Amici miei oggi vi regalo una notizia incredibile
Leggete cosa sono riusciti ad ottenere i Comitati di cittadini attivi
Provincia di Napoli Commissione Consiliare Ambiente, tutela e monitoraggio ambientale
Premesso che:
La legge 26/2010 assegna alle province la gestione del ciclo dei rifiuti;
la Provincia di Napoli si accinge ad approvare il piano industriale della società provinciale SAP.Na
che in questo piano al capitolo 10 si fa solo un generico riferimento Il ' all'applicazione di
nuove tecnologie e di nuovi sistemi per favorire ed incrementare la raccolta differenziata,
sia intesa come macro raccolta" che come diffusione capillare dell'azione di raccolta
nonché di nuove tecnologie e sistemi per la distribuzione dei rifiuti non riutilizzabili e/o pericolosi;
Il consiglio Provinciale
Impegna la SAP-NA, il Presidente Cesaro e l'assessore Caliendo ad attivarsi affinchè
venga presa in considerazione l'istallazione di impianti di tecnologie avanzate per il
recupero della materia, in particolare un "impianto per il trattamento meccanico
manuale"
Questi impianti, potrebbero oggi con una semplice ristrutturazione (revamping) già
prevista nel piano della SAP-NA, ridurre a zero la frazione secca del rifiuto senza produzione
di CDR. Nonché di tutti quegli impianti che oggi consentono di dare risposte alle esigenze
di ottimizzazione, gestione, controllo e incentivazione della raccolta differenziata.
Impianti che permetterebbero non solo di riposizionare la Provincia di Napoli sui binari
della legislazione Europea, ottenendo lo sblocco dei 300 milioni di Euro bloccati per la
nota e triste procedura di infrazione nei confronti della nostra regione, ma soprattutto di
creare un canale virtuoso in cui far convogliare tutte le esperienze che si sono
maggiormente impegnate nella raccolta differenziata in questi ultimi anni, riducendo
drasticamente la percentuale dei rifiuti da far confluire in discarica.
Impegna
Il presidente Cesaro e l'intera Giunta a prevedere anche l'eventualità di uno sforamento
del patto di stabilità per la realizzazione di quanto all 'O.d.G. per incardinare
definitivamente la questione rifiuti sul binario della risoluzione.
Mozione approvata a maggioranza con l'astensione del PD
Che vinca il migliore...per una volta ha vinto!
Grazie a tutti i comitati che da anni si battono, grazie alla rete, grazie a voi, grazie a tutti quelli che hanno ancora la forza di credere ai propri sogni!
In questa ennesima giornata uggiosa... jesc' o' SOLE!
Un abbraccio immenso
Daniela Villani
Mamma, donna, napoletana, cittadina attiva
Riprendiamoci Napoletani
"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere." -Thomas More- Unisciti a noi e dai forza e voce al tuo vivere bene! Aggiungi il tuo nome,le tue motivazioni e la tua storia. A presto un abbraccio Daniela
30 novembre 2010
29 novembre 2010
Firma anche tu...disimballiamoci
Amici vi chiedo di firmate la petizione, solo due secondi del vostro tempo, per chiedere al sindaco di Napoli, la Iervolino, di emettere un ordinanza che vieti, in questo periodo di emergenza, la vendita degli imballaggi inutili tipo piatti e bicchieri di plastica.
Senza l’azione i progetti sono soltanto sogni!
Firma anche tu!
http://www.petizionionline.it/petizione/disimballiamo-napoli/2593
Grazie
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
Senza l’azione i progetti sono soltanto sogni!
Firma anche tu!
http://www.petizionionline.it/petizione/disimballiamo-napoli/2593
Grazie
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
La logica per la nomina del direttore della webtv di Napoli,guardie e ladri
La nostra città è una rete dei favoritismi ma il favore concesso a qualcuno è sempre a danno di altri, e gli altri qualche volta siamo noi!
Sogno una città dove trionfi il merito, dove il clientelismo non sia dilagante, dove vincano le idee vincenti e la professionalità.
Vorrei conoscere su quale sistema si regge l’apertura di una nuova farmacia o l’apertura di uno studio Notarile o la nomina di Professore Universitario e la vincita di un concorso nella magistratura, o la nascita della figura dei direttori generali e così via...
Intanto ecco la logica per la nomina del direttore della webtv di Napoli
il link della storia
http://www.lamiastrada.tv/default.html?MID=95
Un grazie speciale a Salvatore Sparavigna.
Un saluto a voi
Daniela Villani
Donna,mamma,napoletana, cittadina attiva
Sogno una città dove trionfi il merito, dove il clientelismo non sia dilagante, dove vincano le idee vincenti e la professionalità.
Vorrei conoscere su quale sistema si regge l’apertura di una nuova farmacia o l’apertura di uno studio Notarile o la nomina di Professore Universitario e la vincita di un concorso nella magistratura, o la nascita della figura dei direttori generali e così via...
Intanto ecco la logica per la nomina del direttore della webtv di Napoli
il link della storia
http://www.lamiastrada.tv/default.html?MID=95
Un grazie speciale a Salvatore Sparavigna.
Un saluto a voi
Daniela Villani
Donna,mamma,napoletana, cittadina attiva
15 novembre 2010
se sei consigliere regionale semplice, ti spettano: un computer portatile o un iPad, un computer fisso, un cellulare, due telefoni fissi digitali, una viacard,ecc
FONOGRAMMA A MANO 18
PROT. SETPRES. 8526/P
DEL 24/09/2010
AI SIGG. COMPONENTI UFFICIO DI PRESIDENZA
AL RESPONSABILE DELL’AREA GENERALE DI COORDINAMENTO
AI RESPONSABILI DI SETTORE
S E D E
L’Ufficio di Presidenza è convocato per martedì 28 settembre 2010 alle ore 12,00 presso la sala di rappresentanza“Caduti di Nassiriya”, 21° piano, sede Consiglio Regionale is. F13 – Centro Direzionale, con il seguente ordine del giorno:
Comunicazioni del Presidente
1.Approvazione processi verbali delle sedute del 16 e 21 settembre 2010
Relatore Presidente
2.Servizio up link satellitare per la trasmissione in diretta del Question-time – Provvedimenti;
Relatore Cons. Questore F.V. Nappi
3.Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 47, co. 3, lett. a) L.R. 30 aprile 2002, n. 7, sue ss.mm.ii. determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo munito di esecutorietà a favore delle Poste Italiane S.P.A. per la somma di € 37.270,23, comprensive di € 768,00 per il procedimento legale;
4.Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 47, co. 3, lett. a) L.R. 30 aprile 2002, n. 7, sue ss.mm.ii. determinatosi a seguito di sentenza definitiva del giudice di Pace di Napoli e susseguente atto di precetto a favore ella Global Infoservice srl per la somma di € 1.112,30;
5.Regolamentazione assegnazione arredi ed attrezzature varie da riservarsi all’espletamento delle funzioni dei Consiglieri regionali;
f.to Il Presidente Paolo Romano
Dunque il 24 settembre cari cittadini noi abbiamo cacciato di tasca nostra con riconscimento "fuori " bilancio ( € 37.270,23,+1.112,30) nostri soldi + naturalmente tutte le attrezzature varie per ufficio ai consiglieri.
Se consigliere regionale semplice(chiamalo semplice!), ti spettano:
un computer portatile o un iPad,
un computer fisso, un cellulare, due telefoni fissi digitali, una viacard, un telepass,
uno studio dirigenziale completo (scrivania, tre poltrone e divano due posti in pelle, un mobile a 4 ante, un appendiabito e una libreria), un completo da scrittoio in pelle e un bel dischetto per auto con lo stemma della Regione per ricordare al mondo il tuo status anche quando parcheggi, non si sa mai.
Se sei pure uno dei dodici presidenti di commissione, uno dei sette membri dell’ufficio di presidenza o uno degli otto capigruppo consiliari, ti danno pure un televisore, un frigobar, un fax. E il trittico di bandiere Italia, Regione, Europa.
Consiglieri questo consiglio caro ci costa... I.AT.E.V.E.N.N.E !
Daniela Villani
Mamma, donna, napoletana, cittadina attiva
PROT. SETPRES. 8526/P
DEL 24/09/2010
AI SIGG. COMPONENTI UFFICIO DI PRESIDENZA
AL RESPONSABILE DELL’AREA GENERALE DI COORDINAMENTO
AI RESPONSABILI DI SETTORE
S E D E
L’Ufficio di Presidenza è convocato per martedì 28 settembre 2010 alle ore 12,00 presso la sala di rappresentanza“Caduti di Nassiriya”, 21° piano, sede Consiglio Regionale is. F13 – Centro Direzionale, con il seguente ordine del giorno:
Comunicazioni del Presidente
1.Approvazione processi verbali delle sedute del 16 e 21 settembre 2010
Relatore Presidente
2.Servizio up link satellitare per la trasmissione in diretta del Question-time – Provvedimenti;
Relatore Cons. Questore F.V. Nappi
3.Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 47, co. 3, lett. a) L.R. 30 aprile 2002, n. 7, sue ss.mm.ii. determinatosi a seguito di decreto ingiuntivo munito di esecutorietà a favore delle Poste Italiane S.P.A. per la somma di € 37.270,23, comprensive di € 768,00 per il procedimento legale;
4.Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 47, co. 3, lett. a) L.R. 30 aprile 2002, n. 7, sue ss.mm.ii. determinatosi a seguito di sentenza definitiva del giudice di Pace di Napoli e susseguente atto di precetto a favore ella Global Infoservice srl per la somma di € 1.112,30;
5.Regolamentazione assegnazione arredi ed attrezzature varie da riservarsi all’espletamento delle funzioni dei Consiglieri regionali;
f.to Il Presidente Paolo Romano
Dunque il 24 settembre cari cittadini noi abbiamo cacciato di tasca nostra con riconscimento "fuori " bilancio ( € 37.270,23,+1.112,30) nostri soldi + naturalmente tutte le attrezzature varie per ufficio ai consiglieri.
Se consigliere regionale semplice(chiamalo semplice!), ti spettano:
un computer portatile o un iPad,
un computer fisso, un cellulare, due telefoni fissi digitali, una viacard, un telepass,
uno studio dirigenziale completo (scrivania, tre poltrone e divano due posti in pelle, un mobile a 4 ante, un appendiabito e una libreria), un completo da scrittoio in pelle e un bel dischetto per auto con lo stemma della Regione per ricordare al mondo il tuo status anche quando parcheggi, non si sa mai.
Se sei pure uno dei dodici presidenti di commissione, uno dei sette membri dell’ufficio di presidenza o uno degli otto capigruppo consiliari, ti danno pure un televisore, un frigobar, un fax. E il trittico di bandiere Italia, Regione, Europa.
Consiglieri questo consiglio caro ci costa... I.AT.E.V.E.N.N.E !
Daniela Villani
Mamma, donna, napoletana, cittadina attiva
14 novembre 2010
Dopotutto siamo qui proprio per imparare
Resoconto e sintesi del confronto tra cittadini e istituzioni promosso dalla libreria Treves sul degrado di Napoli ed in particolare di Piazza Del Plebiscito
Il dibattito è iniziato con gli interventi dell'Assessore Comunale Scotti, del Presidente del Consiglio Provinciale Rispoli e del Commissario antiracket Malvano.
Si sono verificati momenti di insofferenza inequivocabilmente sinonimo di intolleranza verso le solite sterili chiacchiere in politichese, fatto alquanto previdibile, seppur non auspicabile, considerata la scellerata gestione della città .
Ho avuto la fortuna di relazionare subito dopo, a nome della associazione Riprendiamoci napoletani,
ed ho iniziato il mio intervento sottoliniando con chiarezza di quanto piazza Del Plebiscito attualmente non sia testimone di alcun progetto se non quello di una piazza pubblica alla mercè degli incivili, dell'incuria, e quanto questa realtà non rappresenti minimamente i molteplici progetti a cui potrebbe aspirare un simile monumentale spazio.
Ho altresi evidenziato l'unico progetto che si palesa davanti ai nostri occhi :
la rappresentazione dell'illegalità, quasi come se la normalità fosse sovvertita dalla legge della noncuranza, come se la trasgressione della regola fosse di fatto l'unica normalità presente in piazza.
Ho poi aggiunto di assistere quotidianamente (abito nei pressi) alla presenza di talune bande di minorenni che scorazzano indisturbati, su macchinine fuori legge, a tutta velocità lungo l'intera piazza, senza casco, e sotto lo sguardo assente della camionetta della polizia posta davanti al Palazzo Reale, con l'effetto collaterale di veder reiterare tale pratica anche dalle auto blu rigorosamente con funzionari pubblici al seguito.
Ho ironizzato sul fatto che si è tolto un parcheggio e si è aperta una pista con circuito di rally e neanche regolamentato.
Ho rammentato all'amministrazione che è un loro compito prendersi l' impegno di gestire questo patrimonio, che rappresenta la nostra storia e la nostra cultura, con proposte concrete e soluzioni immediate.
Ho concluso rinfrescando la memoria sul significato attribuito alla piazza, e cioè un spazio aperto, centro della vita comunitaria della città, luogo di incontro di tutte le generazioni dai bambini agli anziani , che tuttora è il ritratto della città sporca, più di quanto non la stia sporcando la spazzatura!
Dopo il mio intervento si sono alternati altri interventi , tra cui Sergio Fedele (Napoli punto e a capo) il quale con determinazione e pacatezza ha manifestato non solo la protesta ma anche l'importanza della partecipazione dei cittadini .
Successivamente poi il dibattito è stato contraddistinto dalla malattia che caratterizza la nostra epoca, l'urlato,basta poco perché spunti qualche masaniello e attizzi il fuoco.
In questo assordante contesto, quello della sopraffazione, del gioco verbale esagitato, della parola rubata, dellla voce alta che entra in competizione con toni ancor più forti, ecco in questo brutto gioco si è spento il buono del dibattito e le conseguenziali opportunità .
La conclusione tuttavia a quanto mi raccontano, quella degli ultimi due interventi in tarda serata a cui non ho potuto presenziare, pare sia stata non proprio quella che si chiama una bella pagina di confronto democratico, ma dopotutto siamo qui proprio per imparare...
Un abbraccio grosso assaje
Daniela Villani
Donna, mamma,napoletana, cittadina attiva
Il dibattito è iniziato con gli interventi dell'Assessore Comunale Scotti, del Presidente del Consiglio Provinciale Rispoli e del Commissario antiracket Malvano.
Si sono verificati momenti di insofferenza inequivocabilmente sinonimo di intolleranza verso le solite sterili chiacchiere in politichese, fatto alquanto previdibile, seppur non auspicabile, considerata la scellerata gestione della città .
Ho avuto la fortuna di relazionare subito dopo, a nome della associazione Riprendiamoci napoletani,
ed ho iniziato il mio intervento sottoliniando con chiarezza di quanto piazza Del Plebiscito attualmente non sia testimone di alcun progetto se non quello di una piazza pubblica alla mercè degli incivili, dell'incuria, e quanto questa realtà non rappresenti minimamente i molteplici progetti a cui potrebbe aspirare un simile monumentale spazio.
Ho altresi evidenziato l'unico progetto che si palesa davanti ai nostri occhi :
la rappresentazione dell'illegalità, quasi come se la normalità fosse sovvertita dalla legge della noncuranza, come se la trasgressione della regola fosse di fatto l'unica normalità presente in piazza.
Ho poi aggiunto di assistere quotidianamente (abito nei pressi) alla presenza di talune bande di minorenni che scorazzano indisturbati, su macchinine fuori legge, a tutta velocità lungo l'intera piazza, senza casco, e sotto lo sguardo assente della camionetta della polizia posta davanti al Palazzo Reale, con l'effetto collaterale di veder reiterare tale pratica anche dalle auto blu rigorosamente con funzionari pubblici al seguito.
Ho ironizzato sul fatto che si è tolto un parcheggio e si è aperta una pista con circuito di rally e neanche regolamentato.
Ho rammentato all'amministrazione che è un loro compito prendersi l' impegno di gestire questo patrimonio, che rappresenta la nostra storia e la nostra cultura, con proposte concrete e soluzioni immediate.
Ho concluso rinfrescando la memoria sul significato attribuito alla piazza, e cioè un spazio aperto, centro della vita comunitaria della città, luogo di incontro di tutte le generazioni dai bambini agli anziani , che tuttora è il ritratto della città sporca, più di quanto non la stia sporcando la spazzatura!
Dopo il mio intervento si sono alternati altri interventi , tra cui Sergio Fedele (Napoli punto e a capo) il quale con determinazione e pacatezza ha manifestato non solo la protesta ma anche l'importanza della partecipazione dei cittadini .
Successivamente poi il dibattito è stato contraddistinto dalla malattia che caratterizza la nostra epoca, l'urlato,basta poco perché spunti qualche masaniello e attizzi il fuoco.
In questo assordante contesto, quello della sopraffazione, del gioco verbale esagitato, della parola rubata, dellla voce alta che entra in competizione con toni ancor più forti, ecco in questo brutto gioco si è spento il buono del dibattito e le conseguenziali opportunità .
La conclusione tuttavia a quanto mi raccontano, quella degli ultimi due interventi in tarda serata a cui non ho potuto presenziare, pare sia stata non proprio quella che si chiama una bella pagina di confronto democratico, ma dopotutto siamo qui proprio per imparare...
Un abbraccio grosso assaje
Daniela Villani
Donna, mamma,napoletana, cittadina attiva
13 novembre 2010
Siate fiduciosi è tutto complicato ma tutto cosi semplice...
La dichiarazione «Se vogliamo aiutare le famiglie, che sono quelle sposate, dobbiamo aumentare le tasse ai single e alle coppie con pochi figli» Gianni Alemanno, intervenendo alla Conferenza nazionale sulla famiglia.
Tradotto aiutiamo le famiglie a svantaggio dei single, delle coppie di fatto o senza figli .
Ma dico per tutelare la famiglia non sarebbe meglio aumentare gli assegni familiari?
O almeno dare la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per i figli (assegno per alimentazione, scuole dell’obbligo, cure mediche-odontoiatriche)
O anche si potrebbero ridurre i costi delle strutture a supporto delle famiglie (se a supporto che lo siano davvero) ?
Pochezza dell’idee ( a svantaggio di qualcuno) fuori dal tempo e dalla realtà!
Vorrei però quantomeno capire, cosa s'intenda per famiglia?
La famiglia è solo quella sposata ? La nostra Costituzione recita cosi:
" La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio"
Ma in realtà quando si parla di famiglia nella pratica delle cose, il criterio di attribuzione di "nucleo familiare" non è più uno solo.
Infatti esiste la famiglia fiscale cioè quella che si denuncia nei redditi con il mod. 730, qui il coniuge va sempre indicato anche se non fiscalmente a carico. E non è a carico se ha un reddito che supera a € 2840, mentre con reddito tra i 2840 e i 7750 euro, le eventuali spese detraibili non possono essere detratte dalla famiglia, non dal coniuge perchè non fiscalmente a carico e non da se stessi perchè non ci sono imposte.
La famiglia "costituzionale" dunque non è la "famiglia fiscale".
Dopodiché c'è la "famiglia anagrafica" quando si paga il canone RAI dove infatti si fa riferimento:
"Marito e moglie che abbiano residenze differenti costituiscono famiglie diverse e sono pertanto abbligati a pagare canoni separati "
La famiglia "anagrafica" non è quella "costituzionale" e neanche quella "fiscale"
Ma allora si può sapere qual'è questa famiglia? E se non bastasse poi c'è la famiglia allargata, la famiglia di fatto, la famiglia gay etc.etc
Siate fiduciosi è tutto complicato ma tutto cosi semplice...
Siamo tutti considerati famiglia se c'è da PAGARE viceversa se c'è da RISPARMIARE siamo tutti
fuori Famiglia...
W la Sagra Famiglia.
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
Tradotto aiutiamo le famiglie a svantaggio dei single, delle coppie di fatto o senza figli .
Ma dico per tutelare la famiglia non sarebbe meglio aumentare gli assegni familiari?
O almeno dare la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per i figli (assegno per alimentazione, scuole dell’obbligo, cure mediche-odontoiatriche)
O anche si potrebbero ridurre i costi delle strutture a supporto delle famiglie (se a supporto che lo siano davvero) ?
Pochezza dell’idee ( a svantaggio di qualcuno) fuori dal tempo e dalla realtà!
Vorrei però quantomeno capire, cosa s'intenda per famiglia?
La famiglia è solo quella sposata ? La nostra Costituzione recita cosi:
" La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio"
Ma in realtà quando si parla di famiglia nella pratica delle cose, il criterio di attribuzione di "nucleo familiare" non è più uno solo.
Infatti esiste la famiglia fiscale cioè quella che si denuncia nei redditi con il mod. 730, qui il coniuge va sempre indicato anche se non fiscalmente a carico. E non è a carico se ha un reddito che supera a € 2840, mentre con reddito tra i 2840 e i 7750 euro, le eventuali spese detraibili non possono essere detratte dalla famiglia, non dal coniuge perchè non fiscalmente a carico e non da se stessi perchè non ci sono imposte.
La famiglia "costituzionale" dunque non è la "famiglia fiscale".
Dopodiché c'è la "famiglia anagrafica" quando si paga il canone RAI dove infatti si fa riferimento:
"Marito e moglie che abbiano residenze differenti costituiscono famiglie diverse e sono pertanto abbligati a pagare canoni separati "
La famiglia "anagrafica" non è quella "costituzionale" e neanche quella "fiscale"
Ma allora si può sapere qual'è questa famiglia? E se non bastasse poi c'è la famiglia allargata, la famiglia di fatto, la famiglia gay etc.etc
Siate fiduciosi è tutto complicato ma tutto cosi semplice...
Siamo tutti considerati famiglia se c'è da PAGARE viceversa se c'è da RISPARMIARE siamo tutti
fuori Famiglia...
W la Sagra Famiglia.
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
9 novembre 2010
Il nuovo spot della Brambilla: “Visita l'Italia prima che sia troppo tardi”
Il nuovo spot della Brambilla: “Visita l'Italia prima che sia troppo tardi”
Crolla Pompei, ma non era già crollata alcune migliaia di anni fa? L'ultima volta che sono stata a Pompei l'aria di crollo la si respirava già all'ingresso: chioschi e banchetti sparsi ovunque (nemmeno in Thailandia li trovi così fuori ai principali siti), cassonetti dell'immondizia sui bordi della strada con rifiuti strabordanti ed ingombranti, pullman parcheggiati in terza e quarta fila, strade rattoppate, strisce pedonali non leggibili per l'usura, un senso di disordine e di assenza totale di programmazione, senza un minimo di decoro urbano, di presenza dello Stato, di organizzazione.
Gli scavi di Pompei, poi diventati scavi dei cani randagi, nonostante l'ex commissario Fiori abbia stanziato all'epoca a favore della onlus "Co2″ fior di quattrini (nostri) per favorire l'iniziativa "adotta un randagio degli Scavi".
Il risultato è stato quello che i cani non hanno trovato padroni ma in compenso, sono aumentati di numero, perché chi voleva disfarsi di un animale, lo ha portato a Pompei!
Per non parlare dei pubblicizzati giri in bici per l'intera città che non avvengono per l'esistenza di sole 25 bici, di cui 10 non funzionanti.
Tutto fatto come capita, tenuto male e venduto peggio!
Il fatto è che quell’area archeologica unica al mondo è purtroppo il simbolo di tutte le sciatterie e le inefficienze di un Paese che ha smarrito il buon senso. Nessuno pare si renda conto di avere fra le mani una risorsa economica enorme in una regione che ha un disperato bisogno di lavoro e sviluppo. E lo si evince anche dai numerosi “guardiani” che da generazioni, si fanno solo timbrare il cartellino da qualche collega compiacente.
Per dare un’idea dell’attenzione riservata a Pompei basterebbe ricordare che nel portale nazionale di promozione turistica del nostro paese, nonostante i milioni spesi, la pratica pompeiana è liquidata in 66 parole, senza nemmeno una foto.
E non ci si lamenti se con il 70% delle bellezze artistiche e naturali di tutto il mondo l'Italia continua a scivolare in basso nelle classifiche internazionali del turismo.
Le visite alla ex città romana sono di circa 8000 presenze al giorno! Gli introiti sono facili da immaginare eppure, non riusciamo nemmeno a mettere da parte i soldi per la loro salvaguardia.
Il bello è che sono sempre alla ricerca di nuovi reperti archeologici, ma a che scopo se non sono capaci neppure di gestire questi esistenti?
Un buon governo naturalmente taglia, ma non può tagliare i fondi per l'ambiente, per il territorio, per il dissesto idro-geologico, per il patrimonio storico-artistico (che non ha eguali al mondo), per la cultura e per l'istruzione. Sono tutti campi sui quali è necessario non tagliare per mantenere in sicurezza il territorio (e di conseguenza le vite umane!) e per mantenere florida un'economia che trova proprio nel turismo una fonte indispensabile.
Tremonti no! Lui taglia proprio in questi campi e non sulle folli spese militari, sui costi esorbitanti del Parlamento, sulle inutili Province (che invece continuano ad aumentare), sulle auto blu, sui finanziamenti ai partiti (che a suo tempo il popolo italiano aveva scelto di eliminare…), per non parlare degli investimenti di miliardi di euro sulle centrali nucleari (no comment!), sul Ponte di Messina. Questo governo permette a degli animali di rubare soldi statali tramite gli appalti truccati, fa leggi per evitare al Presidente del Consiglio di non pagare centinaia di milioni di euro di tasse (vedi caso Mondadori). Soldi che potrebbero servire a mettere in sicurezza il territorio e qundi la sua popolazione.
Tutti noi naturalmente comprendiamo che la manutenzione e la tutela di una città di 1.500 edifici storici come Pompei sia difficile. Ma tutti gli Italiani capiscono bene che tagliare i finanziamenti in questo settore espone a delle conseguenze: Il crollo della Casa dei Gladiatori è una di queste.
Ora qualcuno si assuma le responsabilità!
Il ministro Bondi continua a ribadire: «Mancano risorse».
Già, infatti non possiamo nemmeno permetterci un vero ministro ai Beni culturali!
Ma tranquilli entro dieci giorni tutte le macerie saranno portate a Terzigno!
E già mi pare di sentire il nuovo spot della Brambilla, quello che, appunto, apre quest'articolo.
ps.Tutte le battute nel mio articolo fonte Spinoza team
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
Crolla Pompei, ma non era già crollata alcune migliaia di anni fa? L'ultima volta che sono stata a Pompei l'aria di crollo la si respirava già all'ingresso: chioschi e banchetti sparsi ovunque (nemmeno in Thailandia li trovi così fuori ai principali siti), cassonetti dell'immondizia sui bordi della strada con rifiuti strabordanti ed ingombranti, pullman parcheggiati in terza e quarta fila, strade rattoppate, strisce pedonali non leggibili per l'usura, un senso di disordine e di assenza totale di programmazione, senza un minimo di decoro urbano, di presenza dello Stato, di organizzazione.
Gli scavi di Pompei, poi diventati scavi dei cani randagi, nonostante l'ex commissario Fiori abbia stanziato all'epoca a favore della onlus "Co2″ fior di quattrini (nostri) per favorire l'iniziativa "adotta un randagio degli Scavi".
Il risultato è stato quello che i cani non hanno trovato padroni ma in compenso, sono aumentati di numero, perché chi voleva disfarsi di un animale, lo ha portato a Pompei!
Per non parlare dei pubblicizzati giri in bici per l'intera città che non avvengono per l'esistenza di sole 25 bici, di cui 10 non funzionanti.
Tutto fatto come capita, tenuto male e venduto peggio!
Il fatto è che quell’area archeologica unica al mondo è purtroppo il simbolo di tutte le sciatterie e le inefficienze di un Paese che ha smarrito il buon senso. Nessuno pare si renda conto di avere fra le mani una risorsa economica enorme in una regione che ha un disperato bisogno di lavoro e sviluppo. E lo si evince anche dai numerosi “guardiani” che da generazioni, si fanno solo timbrare il cartellino da qualche collega compiacente.
Per dare un’idea dell’attenzione riservata a Pompei basterebbe ricordare che nel portale nazionale di promozione turistica del nostro paese, nonostante i milioni spesi, la pratica pompeiana è liquidata in 66 parole, senza nemmeno una foto.
E non ci si lamenti se con il 70% delle bellezze artistiche e naturali di tutto il mondo l'Italia continua a scivolare in basso nelle classifiche internazionali del turismo.
Le visite alla ex città romana sono di circa 8000 presenze al giorno! Gli introiti sono facili da immaginare eppure, non riusciamo nemmeno a mettere da parte i soldi per la loro salvaguardia.
Il bello è che sono sempre alla ricerca di nuovi reperti archeologici, ma a che scopo se non sono capaci neppure di gestire questi esistenti?
Un buon governo naturalmente taglia, ma non può tagliare i fondi per l'ambiente, per il territorio, per il dissesto idro-geologico, per il patrimonio storico-artistico (che non ha eguali al mondo), per la cultura e per l'istruzione. Sono tutti campi sui quali è necessario non tagliare per mantenere in sicurezza il territorio (e di conseguenza le vite umane!) e per mantenere florida un'economia che trova proprio nel turismo una fonte indispensabile.
Tremonti no! Lui taglia proprio in questi campi e non sulle folli spese militari, sui costi esorbitanti del Parlamento, sulle inutili Province (che invece continuano ad aumentare), sulle auto blu, sui finanziamenti ai partiti (che a suo tempo il popolo italiano aveva scelto di eliminare…), per non parlare degli investimenti di miliardi di euro sulle centrali nucleari (no comment!), sul Ponte di Messina. Questo governo permette a degli animali di rubare soldi statali tramite gli appalti truccati, fa leggi per evitare al Presidente del Consiglio di non pagare centinaia di milioni di euro di tasse (vedi caso Mondadori). Soldi che potrebbero servire a mettere in sicurezza il territorio e qundi la sua popolazione.
Tutti noi naturalmente comprendiamo che la manutenzione e la tutela di una città di 1.500 edifici storici come Pompei sia difficile. Ma tutti gli Italiani capiscono bene che tagliare i finanziamenti in questo settore espone a delle conseguenze: Il crollo della Casa dei Gladiatori è una di queste.
Ora qualcuno si assuma le responsabilità!
Il ministro Bondi continua a ribadire: «Mancano risorse».
Già, infatti non possiamo nemmeno permetterci un vero ministro ai Beni culturali!
Ma tranquilli entro dieci giorni tutte le macerie saranno portate a Terzigno!
E già mi pare di sentire il nuovo spot della Brambilla, quello che, appunto, apre quest'articolo.
ps.Tutte le battute nel mio articolo fonte Spinoza team
Daniela Villani
Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva
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4 novembre 2010
O gente con le palle o fuori dalle palle!
La gente di Terzigno e taverna Del Re non si arrende,continua la protesta contro l'unico e reteirato piano sui rifiuti, quello delle discariche e degli inceneritori.
Ma perchè continuano a lottare vi chiederete? Sono i soliti ambientalisti, gli ecologisti del nuovo millennio?Quelli che non si accontentano mai...
Correva l'anno 1999 quando la regione Campania appaltò il suo ciclo dei rifiuti alla Impregilo, la quale richiedeva alle banche i soldi necessari per il lavoro, progettando un ciclo scellerato per uso del territorio, ma invece capace di attrarre investimenti per la sua alta redditività, facendo discariche quà e là, inceneritori obsoleti, incentivati dall'esistenza di fondi europei (Cip6) per le energie prodotte dalla combustione.
D'allora nulla è cambiato se non la nostra CONSAPEVOLEZZA!
Oggi sappiamo che tutto questo è stato possibile solo grazie all'emergenza che permetteva di non osservare le leggi e garantiva enormi finanziamenti pubblici speciali.
Oggi sappiamo perchè nacquerò le cosidette società miste e i consorzi, molti dei quali legati alla camorra,che attraverso gli appalti sono riusciti a speculare sulla gestione dei rifiuti campani e sulla nostra pelle, gettando merdaccia ovunque.
Oggi sappiamo che le due discariche a Terzigno, cava Vitiello e cava Sari, sono di proprietà di aziende che tra i loro soci hanno personaggi del calibro di Salvatore La Marca, Giuseppe De Gennaro e Giovanni Vitiello, tutti personaggi ritenuti vicino alla cosca Fabbrocino, una delle più sanguinarie organizzazioni camorristiche della Campania.
Oggi sappiamo che la politica italiana prima con Prodi e poi Berlusconi si è adoperata per tutelare i loro interessi anzichè gli interessi di noi cittadini campani.
Oggi sappiamo che l'inceneritore di Acerra è gestito dalla società A2A alleata della Lega (Bossi ha infatti richiesto un ulteriore utilizzo della forza per sbloccare le resistenze di Terzigno, difendendo anche lui gli investimenti del partito nel ciclo campano).
Oggi sappiamo che vengono bruciati composti di miscele tossiche e pericolose che non dovrebbero andare in combustione per i devastanti effetti sull'ambiente e sull'uomo ma che ci vanno grazie al decreto n° 90.
Oggi sappiamo della folle intenzione di continuare a scaricare Tal quale (Tutto quanto non è conferibile nei cassonetti della carta, del vetro, della plastica, dell’umido, e dei farmaci, tutto ciò che non è rifiuto verde, o ingombrante, o speciale, quello è tal quale) nelle zone già flagellate di Terzigno e Boscoreale in pieno Parco Nazionale del Vesuvio
Oggi sappiamo che la polizia carica i cittadini che protestano pacificamente a Giuliano e Terzigno
Oggi però Noi sappiamo quello che Loro non sanno....
C'è un popolo che finalmente oppone resistenza.
Un popolo capace di trasformare l'immobilismo in azione comune!
O gente con le palle o fuori dalle palle!
Ed è per questo che si è pensato di fare una mobilitazione regionale a Napoli e in tutte le provincia della Campania, oggi giovedì 4 Novembre
L'iniziativa servirà a ribadire tre semplici richieste:
un immediata adozione di provvedimenti che vadano nella direzione del recupero di materia
un immediata separazione della parte umida da quella differenziata e raccolta porta a porta
una politica tariffaria che incentiva la riduzione di rifiuti e premia il riciclo e contemporaneamente capace di controllare il territorio elevando le debite sanzioni in casi di scarichi illegali
Se a questo poi volessimo aggiungere una politica industriale che favorisse la nascita di piccole imprese che potessero acquisire a basso costo le materie prime-seconde così raccolte per riprocessarle e ricommercializzarne i prodotti, l’emergenza non solo sarebbe evitabile ma si creerebbero migliaia di posti di lavoro.
Ecco perchè VI CHIEDO DI NON MANCARE, non cancellate il nostro futuro!
Vi aspetto oggi Giovedì 4 ore 16 in p.zza Matteotti (posta centrale,adiacenze via Toledo)
sotto la sede della Provincia di Napoli
Un abbraccio
Daniela Villani
Mamma, donna, napoletana, cittadina attiva
Ma perchè continuano a lottare vi chiederete? Sono i soliti ambientalisti, gli ecologisti del nuovo millennio?Quelli che non si accontentano mai...
Correva l'anno 1999 quando la regione Campania appaltò il suo ciclo dei rifiuti alla Impregilo, la quale richiedeva alle banche i soldi necessari per il lavoro, progettando un ciclo scellerato per uso del territorio, ma invece capace di attrarre investimenti per la sua alta redditività, facendo discariche quà e là, inceneritori obsoleti, incentivati dall'esistenza di fondi europei (Cip6) per le energie prodotte dalla combustione.
D'allora nulla è cambiato se non la nostra CONSAPEVOLEZZA!
Oggi sappiamo che tutto questo è stato possibile solo grazie all'emergenza che permetteva di non osservare le leggi e garantiva enormi finanziamenti pubblici speciali.
Oggi sappiamo perchè nacquerò le cosidette società miste e i consorzi, molti dei quali legati alla camorra,che attraverso gli appalti sono riusciti a speculare sulla gestione dei rifiuti campani e sulla nostra pelle, gettando merdaccia ovunque.
Oggi sappiamo che le due discariche a Terzigno, cava Vitiello e cava Sari, sono di proprietà di aziende che tra i loro soci hanno personaggi del calibro di Salvatore La Marca, Giuseppe De Gennaro e Giovanni Vitiello, tutti personaggi ritenuti vicino alla cosca Fabbrocino, una delle più sanguinarie organizzazioni camorristiche della Campania.
Oggi sappiamo che la politica italiana prima con Prodi e poi Berlusconi si è adoperata per tutelare i loro interessi anzichè gli interessi di noi cittadini campani.
Oggi sappiamo che l'inceneritore di Acerra è gestito dalla società A2A alleata della Lega (Bossi ha infatti richiesto un ulteriore utilizzo della forza per sbloccare le resistenze di Terzigno, difendendo anche lui gli investimenti del partito nel ciclo campano).
Oggi sappiamo che vengono bruciati composti di miscele tossiche e pericolose che non dovrebbero andare in combustione per i devastanti effetti sull'ambiente e sull'uomo ma che ci vanno grazie al decreto n° 90.
Oggi sappiamo della folle intenzione di continuare a scaricare Tal quale (Tutto quanto non è conferibile nei cassonetti della carta, del vetro, della plastica, dell’umido, e dei farmaci, tutto ciò che non è rifiuto verde, o ingombrante, o speciale, quello è tal quale) nelle zone già flagellate di Terzigno e Boscoreale in pieno Parco Nazionale del Vesuvio
Oggi sappiamo che la polizia carica i cittadini che protestano pacificamente a Giuliano e Terzigno
Oggi però Noi sappiamo quello che Loro non sanno....
C'è un popolo che finalmente oppone resistenza.
Un popolo capace di trasformare l'immobilismo in azione comune!
O gente con le palle o fuori dalle palle!
Ed è per questo che si è pensato di fare una mobilitazione regionale a Napoli e in tutte le provincia della Campania, oggi giovedì 4 Novembre
L'iniziativa servirà a ribadire tre semplici richieste:
un immediata adozione di provvedimenti che vadano nella direzione del recupero di materia
un immediata separazione della parte umida da quella differenziata e raccolta porta a porta
una politica tariffaria che incentiva la riduzione di rifiuti e premia il riciclo e contemporaneamente capace di controllare il territorio elevando le debite sanzioni in casi di scarichi illegali
Se a questo poi volessimo aggiungere una politica industriale che favorisse la nascita di piccole imprese che potessero acquisire a basso costo le materie prime-seconde così raccolte per riprocessarle e ricommercializzarne i prodotti, l’emergenza non solo sarebbe evitabile ma si creerebbero migliaia di posti di lavoro.
Ecco perchè VI CHIEDO DI NON MANCARE, non cancellate il nostro futuro!
Vi aspetto oggi Giovedì 4 ore 16 in p.zza Matteotti (posta centrale,adiacenze via Toledo)
sotto la sede della Provincia di Napoli
Un abbraccio
Daniela Villani
Mamma, donna, napoletana, cittadina attiva
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TERZIGNO
31 ottobre 2010
Resoconto,sintesi e video della riunione a cura di Riprendiamoci Napoletani Onlus
Resoconto,sintesi e video della riunione del 17/10/2010 a cura di Riprendiamoci Napoletani Onlus
Le associazioni intervenute all'incontro dopo un dibattito animato ricco di spunti e riflessioni preziose, hanno deciso di trasformare la loro rabbia in una marcia comune,che fa dell'essere cittadini attivi una conquista del nostro tempo!
L’esperienza ci parla soprattutto dell'importanza di trascurare la propria bandiera per affrontare il progetto senza protagonismi individualistici,dell'importanza di realizzare una corrispondenza tra impegni dichiarati e impegni reali, e cioè la responsabilità di tutti di mettere realmente in pratica la partecipazione e il reale coinvolgimento, siano essi di piccole organizzazioni e/o singoli cittadini
Parte da qui l'esigenza di costruire uno spazio comune, un coordinamento cittadino per dare maggiore forza alle azioni a sostegno della città e ai diritti fondamentali dei cittadini che la compongono, ritenendo necessaria, alla luce delle esperienze comuni passate, l'importanza del coinvolgimento largo delle realtà attive presenti in città .
Il coordinamento, che andrà formalizzato in un successivo incontro , non intende sostituire né competere con altre iniziative o aggregazioni già esistenti nella ns. città ma si fissa l’obiettivo di sollecitare e l’ambizione di trovare momenti unificanti, per dare maggior forza ed efficacia alle varie iniziative.
Sulla base dei principi comuni, sarà quindi un luogo finalizzato a:
¨ confrontare esperienze e proposte;
...Promuovere analisi ed elaborazione sulla questione Napoli e/o Campania , anche attraverso il confronto tra le diverse realtà fuori regione
¨ costruire iniziative e prese di posizione comuni;
Intendiamo quindi convocare a breve un Assemblea, aperta a tutte le realtà associative, reti, comitati, scuole, singoli cittadini, per dar vita ad una Piattaforma della società civile napoletana che miri alla costruzione del benessere e dei diritti fondamentali di chi vive nella nostra città, individuando precise responsabilità, mandati e impegni organizzativi.
Per uscire dalla crisi bisogna ripartire dalle città perchè sono gli uomini e non le case che fanno le città!
E’ dalla gente di Napoli, ricca di sogni impauriti dagli spettri, che possiamo e dobbiamo trovare gli strumenti e le motivazioni per affrontare insieme le difficoltà del nostro vivere e costruire la speranza in una vita migliore per tutti. Le città possono cambiare l’Italia e il mondo che ci circonda
Le nostre porte sono aperte a tutte le associazioni e/o le persone che vorranno partecipare,sappiamo bene che l'incontro sarà un passaggio non facile e delicato ma bisogna passare dalle parole ai fatti perchè c'è Napoli che aspetta. Cittadini e associazioni di Napoli, insieme in difesa dei beni comuni della nostra città!
Detto questo, lasciatemi ringraziare tutte le persone presenti alla riunione, per la piacevole chiacchierata. Sapevo di incontrare persone affascinanti ma sono stata sorpresa dalle tante persone pronte a scavalcare gli inutili protagonismi, persone squisite e sensibili a cui sta veramente a cuore trovare nuove energie per 'fare'. Piccole ma grandi cose, insieme, per Napoli.
Per chi fosse interessato a vedere l' intera riunione ecco gli innumerevoli link su youtube....vi anticipo che la ripresa è di tipo amatoriale sia per qualità di immagine che di audio (trattasi di una telecamera fissa perchè senza operatore ) per la serie non ve la consiglio ma se volete c'è... Eccola
http://www.youtube.com/watch?v=BsLTsl352RU
http://www.youtube.com/watch?v=ypAwisSzCys&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=yEwTFjgsfac&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=R1FYkxMQlPM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=oOsyAk96igk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=VRQAOabB0Sk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=twpES4ZpY_U&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=BsLTsl352RU&feature=related
Un Abbraccio immenso
Daniela Villani
Mamma,donna,napoletana,cittadina attiva
Le associazioni intervenute all'incontro dopo un dibattito animato ricco di spunti e riflessioni preziose, hanno deciso di trasformare la loro rabbia in una marcia comune,che fa dell'essere cittadini attivi una conquista del nostro tempo!
L’esperienza ci parla soprattutto dell'importanza di trascurare la propria bandiera per affrontare il progetto senza protagonismi individualistici,dell'importanza di realizzare una corrispondenza tra impegni dichiarati e impegni reali, e cioè la responsabilità di tutti di mettere realmente in pratica la partecipazione e il reale coinvolgimento, siano essi di piccole organizzazioni e/o singoli cittadini
Parte da qui l'esigenza di costruire uno spazio comune, un coordinamento cittadino per dare maggiore forza alle azioni a sostegno della città e ai diritti fondamentali dei cittadini che la compongono, ritenendo necessaria, alla luce delle esperienze comuni passate, l'importanza del coinvolgimento largo delle realtà attive presenti in città .
Il coordinamento, che andrà formalizzato in un successivo incontro , non intende sostituire né competere con altre iniziative o aggregazioni già esistenti nella ns. città ma si fissa l’obiettivo di sollecitare e l’ambizione di trovare momenti unificanti, per dare maggior forza ed efficacia alle varie iniziative.
Sulla base dei principi comuni, sarà quindi un luogo finalizzato a:
¨ confrontare esperienze e proposte;
...Promuovere analisi ed elaborazione sulla questione Napoli e/o Campania , anche attraverso il confronto tra le diverse realtà fuori regione
¨ costruire iniziative e prese di posizione comuni;
Intendiamo quindi convocare a breve un Assemblea, aperta a tutte le realtà associative, reti, comitati, scuole, singoli cittadini, per dar vita ad una Piattaforma della società civile napoletana che miri alla costruzione del benessere e dei diritti fondamentali di chi vive nella nostra città, individuando precise responsabilità, mandati e impegni organizzativi.
Per uscire dalla crisi bisogna ripartire dalle città perchè sono gli uomini e non le case che fanno le città!
E’ dalla gente di Napoli, ricca di sogni impauriti dagli spettri, che possiamo e dobbiamo trovare gli strumenti e le motivazioni per affrontare insieme le difficoltà del nostro vivere e costruire la speranza in una vita migliore per tutti. Le città possono cambiare l’Italia e il mondo che ci circonda
Le nostre porte sono aperte a tutte le associazioni e/o le persone che vorranno partecipare,sappiamo bene che l'incontro sarà un passaggio non facile e delicato ma bisogna passare dalle parole ai fatti perchè c'è Napoli che aspetta. Cittadini e associazioni di Napoli, insieme in difesa dei beni comuni della nostra città!
Detto questo, lasciatemi ringraziare tutte le persone presenti alla riunione, per la piacevole chiacchierata. Sapevo di incontrare persone affascinanti ma sono stata sorpresa dalle tante persone pronte a scavalcare gli inutili protagonismi, persone squisite e sensibili a cui sta veramente a cuore trovare nuove energie per 'fare'. Piccole ma grandi cose, insieme, per Napoli.
Per chi fosse interessato a vedere l' intera riunione ecco gli innumerevoli link su youtube....vi anticipo che la ripresa è di tipo amatoriale sia per qualità di immagine che di audio (trattasi di una telecamera fissa perchè senza operatore ) per la serie non ve la consiglio ma se volete c'è... Eccola
http://www.youtube.com/watch?v=BsLTsl352RU
http://www.youtube.com/watch?v=ypAwisSzCys&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=yEwTFjgsfac&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=R1FYkxMQlPM&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=oOsyAk96igk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=VRQAOabB0Sk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=twpES4ZpY_U&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=BsLTsl352RU&feature=related
Un Abbraccio immenso
Daniela Villani
Mamma,donna,napoletana,cittadina attiva
Sii ce'sta o sole… jesce pur' a Terzigno!
Aria irrespirabile, puzza nauseabonda in diversi comuni del Vesuviano. Terzigno in lotta, ma chi sono i contestatori di Terzigno? Come si può facilmente capire dalle interviste e dalle immagini che girano in rete, sono uomini e donne, mamme e padri come noi che lottano per il futuro dei loro bambini, sono vecchiette che dopo lunghi sacrifici di una vita vorrebbero un pò di sano e meritato riposo, sono adolescenti e ragazzi universitari, i quali non vorrebbero crepare di tumore.
E che risposta stiamo dando ai nostri concittadini? La notizia è sulla bocca di tutti, il governatore Caldoro aprirà la seconda discarica di Terzigno in località cava Vitiello.
Al solito nascondiamo la munnezza.
Ma dico visto gli errori passati non è ora il tempo di una assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche di sinistra, destra, governo, provincia e regione? I cittadini di Napoli e Terzigno devono continuare a pagare l'emergenza continua?
Tutte le forze politiche nazionali si rimboccassero le maniche e trovassero una soluzione seria, definitiva con un piano di rifiuti programmato e con una gestione trasparente e controllata, basta! Possibile che nessuno è in grado di risolvere il problema rifiuti a Napoli e si continuano a nascondere nei buchi le montagne di Rifiuti, e l’emergenza anche questa volta dovrebbe giustificare un altro scempio?
Viviamo sulla nostra pelle l'ennesimo spot questa volta chiamando in causa la "legalità".
Ma dov'è la legalità nel permettere di costruire altri buchi in un area dove da tempo si aspetta un serio e urgente screening dei suoli circostanti e del loro grado di inquinamento?
Ma questi buchi, prima di esser riempiti non si devono mettere in sicurezza? O basta una ripulita come avete sempre fatto! …quanto amore per la nostra terra, grazie veramente di cuore a tutta la classe politica, siete campioni nel giocore a nascondino: il buco è il miglior 31 salva tutti, soldi a palate e territori devastati.Questa soluzione da qualsiasi punto la si osservi puzza di illegalità e non risolve il problema.E chi ha responsabilità sa bene di cosa stiamo parlando ma continua a fingere dimostrando irresponsabilità.
Più che classe politica qui si tratta di bucaioli, in cerca di "buchi" capaci dove stipare, quale che sia la sua pericolosità, tutta l'immondizia della regione non raccolta e quella che continueremo a produrre. Ricorderemo a lungo l'inverno 2010 come la stagione di nuove catastrofi di tumori ed i cittadini Napoletani saranno ricordati come i tossici del nuovo anno!
Chi garantisce poi che l'eventuale buco è costruito e programmato a norma, con trasparenza e controllo, sopprattutto se effettuato in fretta e sull'onda di una nuova emergenza?Mi sarei aspettata una richiesta immediata di avvio della bonifica per l'interea area e lo sblocco dei fondi e invece che partorisce il nostro Caldoro?
Di accumulare altra merdaccia nelle nostre terre!
Ma la nostra terra non appartenere ad una parte politica, appartiene a tutti quelli che sono capaci di Amarla!
C' è un limite a tutto, e qui si è persa veramente ogni misura!
Il governato della Campania ha il dovere di garantire, il diritto alla salute che, violato, produce danni al cittadino e disgrazie alla democrazia, non più lievi di quelle prodotte dall'emergenza di oggi. Non c'è spazio per gli estremismi ideologici, basta con gli scarica barile, non ne possiamo più del gioco delle tre carte!. Tornare indietro non si può. Ma limitare i danni “si deve”.
È ora di separarte il passato dall'avvenire!
La regione Campania oggi deve dimostrarci che il suo è un vero governo del fare cominciando a cambiare la mentalità proprio a partire da un No secco al buco! Occorre responsabilità.
La mobilitazione di Terzigno deve unirsi alla nostra!
Non basta più l'indignazione e la condivisione dei link ci vuole la nostra presenza/resistenza attiva!
Stanno uccidendo Napoli per la seconda volta! Dobbiamo sostenere la verità della nostra natura, la verità della nostra terra, la verità del sentire dei cittadini di Terzigno, aprite gli occhi e guardate la fogna in cui stiamo vivendo!Siamo capaci di reagire? Dimostriamo la nostra solidarietà e programmiamo urgentemente una discarica di napoletani a Terzigno!
Siete con me?
Quello che succederà dopo dipenderà da tutti noi!
Sii ce'sta o sole … jesce pur' a Terzigno!
Daniela Villani
E che risposta stiamo dando ai nostri concittadini? La notizia è sulla bocca di tutti, il governatore Caldoro aprirà la seconda discarica di Terzigno in località cava Vitiello.
Al solito nascondiamo la munnezza.
Ma dico visto gli errori passati non è ora il tempo di una assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche di sinistra, destra, governo, provincia e regione? I cittadini di Napoli e Terzigno devono continuare a pagare l'emergenza continua?
Tutte le forze politiche nazionali si rimboccassero le maniche e trovassero una soluzione seria, definitiva con un piano di rifiuti programmato e con una gestione trasparente e controllata, basta! Possibile che nessuno è in grado di risolvere il problema rifiuti a Napoli e si continuano a nascondere nei buchi le montagne di Rifiuti, e l’emergenza anche questa volta dovrebbe giustificare un altro scempio?
Viviamo sulla nostra pelle l'ennesimo spot questa volta chiamando in causa la "legalità".
Ma dov'è la legalità nel permettere di costruire altri buchi in un area dove da tempo si aspetta un serio e urgente screening dei suoli circostanti e del loro grado di inquinamento?
Ma questi buchi, prima di esser riempiti non si devono mettere in sicurezza? O basta una ripulita come avete sempre fatto! …quanto amore per la nostra terra, grazie veramente di cuore a tutta la classe politica, siete campioni nel giocore a nascondino: il buco è il miglior 31 salva tutti, soldi a palate e territori devastati.Questa soluzione da qualsiasi punto la si osservi puzza di illegalità e non risolve il problema.E chi ha responsabilità sa bene di cosa stiamo parlando ma continua a fingere dimostrando irresponsabilità.
Più che classe politica qui si tratta di bucaioli, in cerca di "buchi" capaci dove stipare, quale che sia la sua pericolosità, tutta l'immondizia della regione non raccolta e quella che continueremo a produrre. Ricorderemo a lungo l'inverno 2010 come la stagione di nuove catastrofi di tumori ed i cittadini Napoletani saranno ricordati come i tossici del nuovo anno!
Chi garantisce poi che l'eventuale buco è costruito e programmato a norma, con trasparenza e controllo, sopprattutto se effettuato in fretta e sull'onda di una nuova emergenza?Mi sarei aspettata una richiesta immediata di avvio della bonifica per l'interea area e lo sblocco dei fondi e invece che partorisce il nostro Caldoro?
Di accumulare altra merdaccia nelle nostre terre!
Ma la nostra terra non appartenere ad una parte politica, appartiene a tutti quelli che sono capaci di Amarla!
C' è un limite a tutto, e qui si è persa veramente ogni misura!
Il governato della Campania ha il dovere di garantire, il diritto alla salute che, violato, produce danni al cittadino e disgrazie alla democrazia, non più lievi di quelle prodotte dall'emergenza di oggi. Non c'è spazio per gli estremismi ideologici, basta con gli scarica barile, non ne possiamo più del gioco delle tre carte!. Tornare indietro non si può. Ma limitare i danni “si deve”.
È ora di separarte il passato dall'avvenire!
La regione Campania oggi deve dimostrarci che il suo è un vero governo del fare cominciando a cambiare la mentalità proprio a partire da un No secco al buco! Occorre responsabilità.
La mobilitazione di Terzigno deve unirsi alla nostra!
Non basta più l'indignazione e la condivisione dei link ci vuole la nostra presenza/resistenza attiva!
Stanno uccidendo Napoli per la seconda volta! Dobbiamo sostenere la verità della nostra natura, la verità della nostra terra, la verità del sentire dei cittadini di Terzigno, aprite gli occhi e guardate la fogna in cui stiamo vivendo!Siamo capaci di reagire? Dimostriamo la nostra solidarietà e programmiamo urgentemente una discarica di napoletani a Terzigno!
Siete con me?
Quello che succederà dopo dipenderà da tutti noi!
Sii ce'sta o sole … jesce pur' a Terzigno!
Daniela Villani
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