22 luglio 2009

campi flegrei e più bandiera nera

della partecipazione e della legalità Il disastro del depuratore di Cuma ha causato in tutti noi la sensazione che il mare ci sia stato strappato e negato. Per la prima volta abbiamo la sensazione che la nostra più grande ricchezza economica e sociale che ha da sempre caratterizzato la nostra vita ci sia stata definitivamente sottratta, per un tempo indefinito. Ci è oggi negata la possibilità di godere della nostra vita e delle spiagge della nostra costa, non sempre valorizzate, ma sempre comunque fruibili e libere a tutti i cittadini dell’area flegrea e non solo. Attività commerciali e cittadini che sopravvivono grazie all’indotto della pesca, della ristorazione e della balneazione sono ancora una volta fortemente minacciate e rischiano il collasso definitivo. Questa drammatico evento ha ancora una volta acceso i riflettori su un territorio distrutto dall’incuria e dalla mala amministrazione. Un territorio in cui non si è mai riusciti a sfruttare a pieno le immense potenzialità archeologiche e culturali che farebbero invidia a moltissime città italiane, dove sono state estirpate tutte le realtà produttive e moltissimi validi ragazzi sono costretti ad emigrare per poter mettere a frutto le proprie capacità e conoscenze.Questo nuovo disastro ambientale deve far riflettere su quello che sarà il destino del nostro territorio e dei progetti in cantiere per l’area flegrea.Ad aumentare la nostra preoccupazione concorrono taluni progetti calati dall’alto e senza un confronto con la cittadinanza che produrranno notevoli sconvolgimenti sociali, culturali ed economici della nostra città; continuando a togliere territorio alla popolazione, negando ulteriormente l’accesso al mare e compromettendo il già fragile e centenario settore della pesca e le attività imprenditoriali presenti sul territorio:In data 22 Maggio, all’interno del padiglione Ansaldo Breda, è stato presentato, in un forum a porte semichiuse, il progetto Waterfront di Pozzuoli. Tale progetto, finanziato con fondi europei e gestito interamente da privati, interesserà il tratto di costa che va dal Molo Caligoliano a Punta Epitaffio. E’ prevista la realizzazione di strutture diportistiche e inoltre la costruzione, proprio all’interno della zona dell’ex-Sofer di un mega centro commerciale di circa 50.000 metri quadrati andando a definire una vera e propria cittadella nella città. Progetti simili sono previsti anche sulla fascia costiera di Bacoli.La strategia è nota: distruggere il territorio per svenderlo al peggior offerente.Esigiamo che il nostro territorio sia subito bonificato dall’inquinamento prodotto negli anni presenti e passati e che sia messa fine alla vergogna di un impianto di depurazione che non funziona da oltre 20 anni. Il territorio sia restituito alla popolazione che ci vive e che sia data loro la possibilità di riprogettarne il futuro!Per questo motivo siete tutti invitati ad intervenire all’incontro cittadino che si terrà il 24 Luglio 2009 in Piazza della Repubblica a Pozzuoli E’ importante la partecipazione di tutti per ribadire insieme che il mare e le coste sono un bene comune, fondamentale per la popolazione, e nessuno ha il diritto di devastarlo e appropriarsene.Cittadini Flegrei riappropriamoci del nostro mare, delle nostre coste del futuro della nostra terra!INZIATIVA PROMOSSA DAL Coordinamento Civico Flegreo ADERISCONO: Associazioni Pozzuolicity, L'Iniziativa, Freebacoli, Confesercenti Area Flegrea,Associazione Riprendiamoci Napoletani

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