1 luglio 2010

I delitti diventano rispettabili a forza di essere perpetrati…

Abbiamo tutti seguito sulla nostra pelle la vicenda di Acerra, quando venne alla ribalta della scena mediatica italiana a causa delle proteste popolari contro la costruzione di un inceneritore. Durante quelle proteste, per la prima volta, è venuto allo scoperto il problema dell’avvelenamento del terreno e delle acque. Alcuni pastori della zona, portarono nelle vicinanze del cantiere sette pecore agonizzanti per dimostrare la fondatezza dell'allarme-diossina registrato in un'area vicina al cantiere. Gli animali furono lanciati a terra, a pochi passi dal cordone di agenti di polizia che presidiavano la strada . Era il lontano 2004 e fu ordinato il divieto di pascolo sul territorio di Acerra e limitrofi. Trai tanti allevatori c'era la famiglia Cannavacciolo… ma a ben guardare nulla è cambiato da allora.



I giorni nostri:



Durante la conferenza dei servizi tenuta il giorno 30/06/2010 l'Asl Napoli2 ribadisce che allo stato attuale non risultano novità circa le bonifiche che giustifichino la richiesta di revoca del divieto, contunuano a negare dunque il pascolo alle pecore dell'allevatore sig.Cannavacciolo.



Cannavacciolo è preoccupato… beh, anche noi lo siamo!



Il territorio è a rischio per le pecore…? E Noi Campani ? Noi invece possiamo mangiare tranquillamente le colture agricole provenienti da quel territorio?



La dott.ssa Giovinazzi dirigente dell'Arpac dichiara altresì di non aver competenze in materia di pascolo e aggiunge di non avere dati disponibili, che rivelano il superamento di CSC sul territorio.



Vada per le competenze sul pascolo ma, che una dirigente non abbia dati disponibili, la dice lunga sulle mancanze e le inefficenze dell'Arpac, dunque allo stato dei fatti ci ammaliamo e li paghiamo!



Se è vero, come dichiarato, che il territorio di Acerra e limitrofi risulta contaminato per la presenza di diossina ben oltre i limiti consentiti da legge (come potrebbe non esserlo senza alcuna bonifica) mi domando quale azione di tutela si è presa nei confronti di noi cittadini? Quali comportamenti devono praticare i cittadini per non incorrere nei danni evitati alle pecore? Questo al momento non c'è dato sapere… neanche a scopo precauzionale, neanche un consiglio per gli acquisti, nulla! C'è pericolo? E in che misura? Ma il danno non ricade sulla catena alimentare? Forse noi non valiamo una pecora! Uomini, donne e bambini campani intanto continuano a comprare i prodotti della terra e i nostri amministratori, eventualmente, con calma faranno poi il divieto… Intanto noi nell'attesa continueremo a interrompere le gravidanze, a partorire neonati malformati, prematuri, e quando tutto andrà bene magari nasceranno bambini con affezioni allergiche e/o affetti d'asma. Ma si sa, noi siamo i soliti allarmisti, e fanatici, neanche le pecore…



A questo punto vogliamo essere messi al corrente, vogliamo decidere della nostra salute! Ora! Subito!



Chiediamo immediatamente e con forza al Segretario Generale e Dirigente Pro Tempore del Settore Ambiente, alla Responsabile Ufficio Ambiente, alla Dirigente Arapac, al sindaco di Acerra o chi di dovere, che si provveda iimmediatamente - affinché vengano avviati i provvedimenti per la salute pubblica- che si attivino per informare la popolazione tutta sullo stato dei prodotti agricoli e che venga attuato un provvedimento immediato per il divieto della vendita e della commercializzazione delle colture agricole del territorio in questione! Basta con le emergenze!

I cittadini non si fidano, e fanno bene, vista l'assenza di comunicazione delle autorità! Qual'è la verità? Se non avete nulla da nascondere perché non avvisate la popolazione?



Le amministrazioni devono assumersi le proprie responsabilità e fissare come priorità la tutela della salute! E quando non lo faranno devono essere perseguiti! Basta con i silenzi, basta con le mancanze, è in gioco la salute di tutti!



Allego il link per gli appassionati dei dettagli, per farvi constatare di persona la veridicità dei fatti che vi racconto… drammaticamente inverosimili ma crudelmente veritieri!



La gestione e le incapacità, come si evince ancora dal documento collegato, preoccupano da sempre, come tutto qui a Napoli, ed è questo il vero problema!





Ma i veri eroi della Campania sono come sempre i comitati ed i i cittadini attivi.



Nello specifico il Signor Montesarchio Antonio, Rappresentante Delegato Comitato Donne 29 e Alfonso Liguori, Rappresentante Comitato OSIS di Acerra, i quali oltre ad essere stati presenti in loco fanno e faranno sentire la loro voce!



Un ringraziamento speciale a loro e a tutti quelli che non mollano Mai!



Mentre i signori della politica locale si preoccupano della morte del museo Madre, la locandina della nostra morte è già in calendario!


Gli altri? Ambientalisti dell'ultim'ora…


Un abbraccio grosso assaje



Daniela villani

Donna, mamma, napoletana, cittadina attiva



il link promesso

http://www.comune.acerra.na.it/data/CS-DivietoDiPascolo30.pdf

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